Un recente studio condotto congiuntamente dall’Università di Amsterdam e dal Politecnico di Zurigo ha analizzato circa 100.000 siti web in Europa, rivelando che la stragrande maggioranza, pari al 90%, viola le regole riguardanti i cookie. I risultati dello studio hanno distinto tra violazioni involontarie e consapevoli, entrambe preoccupanti.
I dati emersi mostrano che il 57% dei siti web non offre alcuna opzione per rifiutare i cookie, mentre il 32% non richiede neanche il permesso di memorizzarli. Queste carenze sono spesso correlate a una scarsa conoscenza delle normative vigenti, specialmente tra i siti di minori dimensioni.
Alcuni siti adottano pratiche discutibili per eludere le preferenze degli utenti, come l’uso di cookie di tracciamento nonostante il rifiuto esplicito dell’utente, una pratica riscontrata nel 65% dei casi. Inoltre, il 77% interpreta la chiusura di una finestra di richiesta come un consenso implicito. Il 67% rende difficile rifiutare i cookie, ad esempio, posizionando il pulsante di accettazione in modo più evidente rispetto a quello di rifiuto.
Queste violazioni non sono passate inosservate dalle autorità di regolamentazione, che hanno inflitto multe record a giganti del settore come Google, Facebook e Yahoo per le loro pratiche di gestione dei cookie. Lo studio sottolinea l’urgente necessità di maggiore consapevolezza e conformità alle normative sui cookie da parte dei siti web europei, evidenziando l’importanza di una rigorosa applicazione delle regole e di una maggiore trasparenza nel tracciamento online.